"È importante che la sentenza di
ergastolo per Filippo Turetta riconosca la gravità del reato di
femminicidio, ma niente e nessuno riporteranno Giulia ai suoi
familiari", così Carolina Morace, europarlamentare del Movimento
5 Stelle, in una nota.
Come può un giovane italiano benestante commettere
consapevolmente un atto così mostruoso? La nostra società si
deve adesso interrogare sulla cultura patriarcale che offende la
libertà e la dignità di molte donne, un virus che ancora nel
2024 infetta e condiziona la mente di troppi uomini. La violenza
di genere non si combatte nelle aule giudiziarie, bisogna
intervenire prima con la prevenzione e la cultura del rispetto.
Su questo le aule scolastiche e i luoghi di sport possono dare
il loro fondamentale contributo se venissero coinvolti in
progetti specifici. Tocca a noi politici- ha concluso Morace -
lavorare per promuovere una società migliore: solo così saremo
in grado di onorare la memoria di Giulia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA