BRUXELLES - "Nessun commento particolare sullo scambio tra le autorità polacche e la controparte americane: eestiamo impegnati e pronti a sostenere l'Ucraina con GovtSatCom fino a quando Iris2 non sarà pienamente operativo, abbiamo capacità satellitari in Ue e siamo pronti a sostenere l'Ucraina se necessario". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, replicando a una domanda sullo scambio avvenuto ieri tra il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, Elon Musk e il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, sull'uso dei satelliti Starlink in Ucraina.
Il portavoce ha chiarito che "in termini di connettività" l'Ue può "fornire oggi ciò di cui l'Ucraina potrebbe aver bisogno in caso di ritiro, il che, ancora una volta, non sembra essere il caso, visti gli ultimi scambi". "Per quanto riguarda le capacità militari nel contesto attuale possono sorgere esigenze che possono essere soddisfatte anche dall'Ue, ma questo richiederebbe la firma di contratti commerciali", ha aggiunto.
Le capacità militari di cui dispone l'Unione "non fanno necessariamente parte di GovSatCom" ha spiegato ancora il portavoce. GovSatCom è una piattaforma con cui si mettono in comune e si condividono le capacità satellitari già esistenti all'interno degli Stati membri (Italia, Francia, Germania, Spagna e Lussemburgo) rendendole accessibili alle autorità governative dei singoli Stati Membri e dell'Ue. A differenza di GovtSatCom, Iris2, la nuova costellazione di satelliti Internet dell'Ue che sarà operativa solo dal 2030, prevede la messa in orbita di circa 290 satelliti, prevalentemente nell'orbita bassa (Leo), come i satelliti Starlink, e anche in orbita media (Meo). Attualmente l'Ue è in trattativa con diverse società, tra cui Eutelsat, per rispondere alle esigenze derivanti dall'eventuale stop all'accesso di Starlink all'Ucraina, per garantire in particolare le informazioni sui fronti, coordinare le operazioni militari e gestire i droni da ricognizione.
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