"Giorgia Meloni e Matteo
Salvini, gli amichetti di Trump, vadano davanti ai cancelli di
Mirafiori o davanti gli stabilimenti di Cassino, Pomigliano
d'Arco, Melfi, Modena a difendere i dazi sulle auto prodotte in
Europa e quindi anche in Italia imposti dal Presidente
americano. La politica è metterci la faccia, vediamo cosa ne
pensano i lavoratori e che accoglienza riceveranno". Lo scrive
in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento
europeo.
"La reazione dell'Unione europea a questa guerra commerciale
inaugurata da Trump deve essere ferma e onnicomprensiva. Non
deve riguardare solo le tariffe commerciali, ma affrontare anche
il nodo dell'elusione fiscale praticata principalmente dalle
multinazionali americane. Usiamo i proventi della web tax e
della minimum tax per tutelare i nostri lavoratori e per
risollevare la domanda interna attraverso una politica di
investimenti pubblici. L'Ue inoltre deve lavorare per
fortificare e allargare i rapporti commerciali con altri Paesi,
finora a torto non tenuti nella necessaria ed equa
considerazione per ragioni geopolitiche. Pensiamo alla Cina, al
Brasile, al Sud Africa, all'Indonesia, ai Paesi asiatici e
africani. Nessuna sudditanza a Trump come invece vogliono i
partiti della maggioranza di governo", conclude la nota.
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