Elena Donazzan, europarlamentare
di Fratelli d'Italia e vicepresidente della Commissione
Industria al Parlamento europeo ha presentato due interrogazioni
alla Commissione europea per accendere i riflettori su due
settori strategici per l'Italia e in particolare per il Nordest:
la pesca e la portualità dell'Alto Adriatico.
"Porto in Europa la voce di chi lavora ogni giorno nel mare
e grazie al mare - ha dichiarato Donazzan in una nota -. Serve
un'Europa che ascolti e agisca, non che imponga regole cieche.
La pesca e i nostri porti non possono essere abbandonati".
Nel primo intervento, l'europarlamentare ha chiesto una
revisione delle politiche comunitarie sulla pesca, denunciando
un progressivo e preoccupante declino della flotta peschereccia
italiana: -21% dal 2004, con un taglio del 33% dei giorni di
pesca tra il 2008 e il 2023. "Il settore è al collasso - ha
affermato Donazzan -. È necessario rivedere subito il
regolamento FEAMPA e il Piano d'Azione del 2023. E serve anche
un piano serio per contrastare la diffusione delle specie aliene
invasive, che stanno compromettendo gli ecosistemi marini e le
economie locali''.
Con la seconda interrogazione, Donazzan ha acceso i
riflettori sulla crisi in atto nel Mar Rosso e sulle sue gravi
ricadute per i porti italiani dell'Alto Adriatico - Ravenna,
Trieste e Venezia - oltre a quelli di Capodistria (Slovenia) e
Fiume (Croazia). "Servono interventi immediati - ha sottolineato
-. La Commissione europea deve mettere in campo risorse
straordinarie e strategie efficaci per tutelare questi porti,
che rappresentano un punto nevralgico per settori strategici
come automotive, energia e logistica".
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