BRUXELLES - La Commissione europea dovrebbe presentare il prossimo 6 maggio la tabella di marcia per eliminare gradualmente l'uso di combustibili fossili russi, riducendo la dipendenza dalle importazioni di gas e Gnl da Mosca. È quanto emerge dall'ultimo ordine del giorno della riunione del collegio dei commissari datato 14 aprile, suscettibile di modifiche da parte dell'esecutivo.
La roadmap era stata inizialmente messa in calendario nel primo trimestre dell'anno, poi messa in pausa per valutare l'impatto delle tensioni commerciali innescate dagli Stati Uniti, diventato il primo fornitore di gas naturale liquefatto per l'Europa dopo l'inizio della guerra in Ucraina. La tabella di marcia, non vincolante, dovrebbe essere seguita da una proposta legislativa vera e propria.
Confermando il "lavoro in corso" della Commissione europea sulla tabella di marcia, la portavoce dell'esecutivo per l'energia Anna Kaisa Itkonen ha ricordato durante il briefing con la stampa che lo scorso anno l'Ue ha importato dalla Russia 20 miliardi di metri cubi di Gnl, che rappresentano circa il 20% del totale.
Nel complesso l'Ue ha importato 100 miliardi di metri cubi di Gnl e 170 miliardi di metri cubi di gas via gasdotto lo scorso anno. Cifre "drasticamente diminuite" da quando l'Ue si è impegnata con il piano REPowerEu ad affrancarsi dalle importazioni di energia russa. La portavoce ha confermato che il Gnl sarà parte della tabella di marcia che sarà presentata il mese prossimo.
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