BRUXELLES - La politica di Coesione è chiamata a "sfide sempre più intense e nuove" rispetto a quando furono concepiti i programmi. Lo ha detto il vice presidente esecutivo della Commissione Ue, Raffaele Fitto, intervenendo alla plenaria del Cese. "La revisione intermedia è la nostra risposta collettiva a queste realtà in evoluzione", ha spiegato. L'obiettivo è mantenere la politica di coesione "efficace, adattabile e reattiva alle attuali realtà", senza modificarne i principi fondamentali.
La proposta introduce quindi "incentivi e flessibilità" su cinque nuove priorità: competitività, difesa e sicurezza, alloggi a prezzi accessibili, resilienza idrica e transizione energetica. "Vorrei essere molto chiaro: questa non è una ridistribuzione imposta dalla Commissione", ha sottolineato. "La revisione offre un'opportunità volontaria" agli Stati membri e alle regioni di adattare i programmi "secondo le proprie strategie di sviluppo", ha detto ancora Fitto. Quanto al calendario, una volta approvata la legislazione, gli Stati membri avranno "due mesi di tempo" per proporre le modifiche, che la Commissione si impegna a valutare e approvare "entro due mesi".
L'obiettivo è "completare il processo entro la fine del 2025" per partire con l'attuazione dal 2026. "Questo pacchetto rappresenta un passo avanti cruciale nella modernizzazione della politica di coesione", ha concluso, definendolo anche una tappa fondamentale "per il futuro Quadro finanziario pluriennale" e per una "politica di coesione che stimoli la competitività e la resilienza dell'Europa".
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