BRUXELLES - I Paesi Ue hanno ricevuto ieri una nuova proposta rivista della presidenza Ue sul regolamento Safe relativo al fondo con 150 miliardi di euro di prestiti per la difesa nell'ambito del piano ReArm-Readiness 2030. A valle della riunione oggi dei 27 a livello di ambasciatori - i rappresentanti permanenti al Coreper - da quanto si apprende a Bruxelles sembra che la discussione sia più lenta del previsto, con diverse questioni ancora aperte su acquisti congiunti, accesso dei paesi terzi e criteri di ammissibilità.
Qualcuno solleva il timore che la proposta attuale rappresenti un modo eccessivo per sovvenzionare l'industria della difesa e che soprattutto, o che non raggiunga pmi e imprese a media capitalizzazione, ma solo giganti tedeschi. Tra i nodi sollevati anche quello di un meccanismo condizionale legato allo Stato di diritto. L'attesa è che il confronto prosegua, probabilmente torni al Coreper, e venga affrontato a livello politico nuovamente all'Ecofin del 13 maggio. L'adozione, se il testo sarà pronto, potrebbe arrivare al Consiglio Difesa e commercio estero del 20 maggio.
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