"Oggi è caduto il Muro di
Berlino, anche in Italia. Senza bisogno di urlare o di inveire
come stanno facendo le sinistre, Giorgia Meloni ha semplicemente
letto un testo che ben pochi conoscevano integralmente,
nonostante sia stato elevato a testo sacro, anche qui al
Parlamento Europeo. E in conclusione ha giustamente spiegato che
seppure è legittimo adorare un testo con venature
antidemocratiche, illiberali, che auspicava la cancellazione
delle nazioni, c'è chi altrettanto legittimamente non lo ritiene
rappresentativo dell'Italia e dell'Europa del futuro". Lo
dichiara il co-presidente dei Conservatori al Parlamento
europeo, l'Europarlamentare di Fratelli d'Italia Nicola
Procaccini.
"Ha ragione la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni:
l'Europa del Manifesto di Ventotene non è la nostra. Con tutto
il rispetto per degli uomini coraggiosi che hanno sofferto la
prigionia per difendere le loro idee, l'Europa disegnata da
Spinelli e compagni era già fuori dalla storia nel 1941,
figuriamoci oggi. Ci sta che la sinistra si tenga strette le
proprie radici comuniste; è meno comprensibile la sua difesa
ancora adesso di una società dove non conta la volontà popolare,
ma la dittatura di un partito rivoluzionario. E non fa nulla per
nasconderlo, neppure nelle aule parlamentari", conclude
Procaccini.
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