Una Banca europea per l'elettrificazione per incanalare risorse Ue e nazionali nella decarbonizzazione delle industrie. A pochi giorni del lancio del Clean Industrial Deal da parte della Commissione Ue, l'associazione di categoria che rappresenta gli interessi dell'industria elettrica in Europa, Eurelectric, ha pubblicato un documento di posizione per esortare Bruxelles ad accelerare i tempi.
Non una vera e propria nuova società di investimento ma uno strumento finanziario per centralizzare competenze e risorse sotto la guida della Commissione e supportato dalla Banca europea per gli Investimenti (Bei) e dagli Stati Membri. A fronte di un tasso di elettrificazione industriale che fatica a superare il 33%, Euroelettric suggerisce la creazione della Banca per l'elettrificazione industriale sfruttando il futuro piano d'azione per l'Elettrificazione affidato al commissario Ue per l'energia, Dan Jorgensen.
Le risorse, si legge nel documento, andrebbero assegnate in base alle chiamate d'asta, distinguendo tra industrie con calore da basso a medio (ad esempio, industria chimica, trasporti, alimentare e delle bevande) e ad alta temperatura (ad esempio siderurgia, cemento, vetro, ferro) che richiedono soluzioni di elettrificazione più innovative. Quanto alle risorse, la richiesta è quella di incanalare investimenti da fondi esistenti come Horizon Europe, il Recovery Fund ma anche le risorse non spese nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale e le entrate nazionali del mercato del carbonio. Alla Bei viene affidato il compito di fornire garanzie di bilancio, investimenti azionari e prestiti per migliorare il profilo di rischio dei progetti di elettrificazione.
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