Nel 2023, le fonti di energia rinnovabili hanno rappresentato il 45,3% del consumo lordo di elettricità nell'Ue, un significativo aumento di 4,1 punti percentuali (pp) rispetto al 2022. Lo certificano i dati Eurostat, l'ufficio statistico dell'Ue, secondo cui si tratta del più grande aumento annuale della quota di energia rinnovabile nel consumo lordo di elettricità dall'inizio della serie temporale nel 2004.
In Italia la quota di elettricità da fonti rinnovabili era poco sotto la media europea, con il 38,1%. I Paesi più virtuosi sono Austria (87,8%, principalmente idroelettrica), Svezia (87,5%, principalmente idroelettrica ed eolica) e Danimarca (79,4%, principalmente eolica). Quote superiori al 50% sono state registrate anche in Portogallo (63,0%), Croazia (58,8%), Spagna (56,9%), Lettonia (54,3%) e Finlandia (52,4%). All'altro estremo della scala, la quota di elettricità da fonti rinnovabili era inferiore al 20% a Malta (10,7%), nella Repubblica Ceca (16,4%), in Lussemburgo (18,0%) e in Ungheria (19,5%).
Nel complesso dell’Ue, l'energia eolica (38,5% del totale) e quella idroelettrica (28,2%) hanno rappresentato oltre due terzi dell'elettricità totale generata da fonti rinnovabili. Segue l'energia solare, che ha contribuito per il 20,5%, mentre i biocarburanti solidi e altre fonti rinnovabili hanno rappresentato rispettivamente il 6,2% e il 6,6%. La crescita dell'elettricità rinnovabile nell'ultimo decennio è stata in gran parte ottenuta dall'espansione dell'energia eolica e solare. L'energia solare è la fonte in più rapida crescita, passando da appena 7,4 terawattora (TWh) nel 2008 (che rappresentano solo l'1% del totale) a 252,1 TWh nel 2023.
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