La Commissione europea presenterà entro la fine dell'anno una strategia di investimento per l'energia pulita. "Secondo le stime, l'Ue avrà bisogno di investimenti per oltre 570 miliardi di euro all'anno per promuovere le energie rinnovabili, l'efficienza energetica e le reti" entro il decennio e "per questo motivo nel corso di quest'anno lanceremo una strategia di investimento per l'energia pulita per ottimizzare l'uso di strumenti finanziari come sovvenzioni, prestiti e finanziamenti misti per massimizzare l'impatto", ha ribadito il commissario europeo all'energia, Dan Jorgensen, in un dibattito in plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, facendo il punto sul piano Ue per l'energia a prezzi accessibili presentato a fine febbraio.
Tra le prossime iniziative menzionate dal piano d'azione - che lunedì 17 marzo sarà sul tavolo dei 27 ministri europei dell'energia - i focus saranno sull'elettrificazione, la strategia per il riscaldamento e il raffreddamento e la tabella di marcia strategica sulla digitalizzazione e l'intelligenza artificiale. "Una maggiore elettrificazione potrebbe ridurre i costi del sistema energetico di 32 miliardi di euro all'anno entro il 2030. L'adozione diffusa delle pompe di calore potrebbe ridurre la spesa per l'importazione di combustibili fossili di 60 miliardi di euro fino al 2030", ha spiegato il commissario danese.
L'idea della Commissione europea è quindi quella di rivedere il quadro di sicurezza energetica dell'Ue per rafforzare la nostra resilienza contro le minacce emergenti e prepararci a shock futuri. "Miglioreremo la nostra risposta alle crisi, per prepararci meglio a situazioni come quella affrontata dall'Europa sudorientale la scorsa estate. Faremo leva su una gestione più intelligente della domanda e su una migliore cooperazione transfrontaliera per mitigare i picchi di prezzo e garantire che l'elettricità fluisca dove è più necessaria", ha spiegato ancora. "Nel complesso, abbiamo il potenziale per realizzare 45 miliardi di euro di risparmi, solo nel 2025, che cresceranno fino ad almeno 130 miliardi di euro di risparmi annuali entro il 2030 e fino a 260 miliardi di euro all'anno a partire dal 2040. Complessivamente, da qui al 2040, possiamo risparmiare fino a 2,5 trilioni di euro sulle importazioni di combustibili fossili".
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