Nonostante le incertezze globali
legate a instabilità geo-economiche e nuovi dazi, il sistema
imprenditoriale del Fvg mostra segnali di tenuta e capacità
reattiva. È quanto emerge dal nuovo Osservatorio semestrale
sull'economia, presentato oggi dalla Camera di commercio di
Pordenone-Udine, con il presidente Giovanni Da Pozzo,
l'economista Marco Martella, la responsabile del Centro studi
Elisa Qualizza e l'assessore regionale alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini.
Secondo l'analisi dell'ente camerale su dati Istat, nel 2024
l'export regionale è salito dello 0,2% rispetto al 2023, al
netto della cantieristica navale la variazione è negativa
(-5,2%); verso l'Ue è sceso del 2,2% nell'ultimo anno, +3%
invece quello verso l'area extra Ue. Gli Usa, principale partner
commerciale del Fvg, rappresentano il 12,2% dell'export totale
della regione che nel 2024 è sceso dell'1,2% sul 2023, -29
milioni, con Udine +8% e Pordenone +12,9%. Il 42,5% dell'export
totale è costituito da navi e imbarcazioni (985 milioni, -5,8%
nel 2024).
Nell'ultimo anno cresce l'export di macchinari (+10,6% sul
2023), mobili (+13,4%) e alimenti e bevande (+21,6%), con
l'export di vini e alcolici che raggiunge i 65,1 milioni (+7,3%
sul 2023). Il comparto moda pesa per 3,6 milioni, la
farmaceutica per 2,7. L'analisi riporta che tra il 2019 e il
2024 i mercati di destinazione extra Ue per l'export del Fvg con
la più elevata crescita sono UK (+89,8%), Svizzera (+385,1%) e
Qatar (+2.402,1%) soprattutto per la cantieristica; Turchia
(+80,3%), Arabia Saudita (+148,1%), Messico (+160,2%) e Brasile
(+113%) per i macchinari.
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