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Caridi, 'i sudari di Gaza ci chiamano alla responsabilità'

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Caridi, 'i sudari di Gaza ci chiamano alla responsabilità'

La giornalista ha aperto il festival Vicino/lontano a Udine

UDINE, 08 maggio 2025, 09:44

Redazione ANSA

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"Sono i sudari a dar voce ai corpi, a proteggerli dalla nostra indifferenza. Sono loro il simbolo del genocidio di Gaza e ci chiamano ad assumere le nostre responsabilità". Con queste parole la giornalista Paola Caridi ha chiuso la sua lectio magistralis, "Non dimenticare un solo nome. Elegia per i sudari di Gaza", ieri sera nella chiesa di San Francesco all'inaugurazione del 21/o festival Vicino/lontano, quest'anno dedicato al tema dello "scarto".
    Il sudario, "il telo bianco - ha spiegato Caridi - che avvolge i corpi dei palestinesi uccisi, spesso bambini," è stato il cuore della sua riflessione. "A Gaza sono finiti subito - ha raccontato - sostituiti da coperte, lenzuola, sacchi. Ma quel bianco è la macchia che ci inchioda. L'unico oggetto rimasto a raccontare una persona uccisa in una terra dove neppure le tombe sono garantite".
    Corrispondente a New York per al-Araby al-Jadeed e co-direttrice di Jadaliyya, Caridi ha ricordato che Gaza è assediata da un anno e mezzo da una "carestia orchestrata": "mancano acqua, cibo, medicine ospedali, scuole, case sono distrutti". "E le responsabilità non sono solo israeliane ma anche della comunità internazionale. Di noi. Di chi tace; chi non guarda".
    "Oltre 50mila morti accertati, almeno 10mila sotto le macerie - ha evidenziato Caridi - e i sopravvissuti sembrano portare sulle spalle secoli di dolore". L'immagine simbolo, ha ricordato, è la bimba Saly nel sudario tra le braccia della zia, fotografata da Mohammed Salem, vincitore del World Press Photo 2024.
    All'incontro inaugurale, aperto dalle autorità locali e da Paola Colombo, presidente associazione Vicino/lontano, è intervenuto con la sua lectio anche Tomaso Montanari, saggista e rettore dell'Università per stranieri di Siena, che ha riflettuto sul potere profetico degli "scartati". I due relatori hanno poi dialogato con il pubblico, aprendo una cinque giorni con oltre 200 ospiti e 100 eventi. Caridi ha ricordato l'iniziativa con Montanari e altri intellettuali #UltimoGiornoDiGaza, un appello lanciato sul web per il 9 maggio, Giornata dell'Europa, "per denunciare le responsabilità non solo del governo Netanyahu, ma anche dei governi europei e occidentali".
   

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