Nel 2024 l'attività di prevenzione e
di contrasto alle aggressioni criminali al patrimonio culturale
del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Udine, che
ha operato con competenza territoriale sul Friuli Venezia
Giulia, ma anche in altre regioni, ha concentrato i controlli
sulle piattaforme di vendita online ma anche sulla presenza, nel
libero mercato, di beni culturali e opere d'arte di illecita
provenienza. In particolare - informa una nota dell'Arma -,
l'azione preventiva si è concretizzata nell'esecuzione di 14
sopralluoghi per l'accertamento dello stato di sicurezza di
musei, biblioteche e archivi; 60 controlli ad aree archeologiche
marine e terrestri, siti Unesco in primis; 156 verifiche in aree
con vincoli paesaggistici e monumentali; 156 controlli a
esercizi commerciali di specifico settore e 19 controlli a
mercati e fiere antiquariali.
L'azione repressiva ha registrato il deferimento in stato di
libertà di 71 persone mentre, nel corso delle 19 perquisizioni
locali eseguite, sono stati sequestrati 2.724 reperti di cui
2.098 beni antiquariali, archivistici e librari, 7
paleontologici e 619 archeologici. E' stato sequestrato un
falso. L'azione di contenimento dei reati commessi in danno del
patrimonio culturale ha consentito di limitare i furti relativi
allo specifico settore, che ammontano a 5 in Fvg, stessa cifra
dei reati commessi in danno del paesaggio, tutti di limitata
entità.
La gran parte dei beni e delle opere d'arte sequestrate è
stata sottoposta a successivo esame tecnico da parte di
funzionari delle competenti Soprintendenze, da docenti
universitari specializzati, nonché da esperti nei diversi
settori artistici e dalle Fondazioni di riferimento. Il valore
complessivo dei beni sequestrati ammonta a 10,29 milioni di
euro.
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