"Non sussistano i presupposti per
infliggere la sanzione della disputa di due giornate a porte
chiuse in quanto, in tal modo, verrebbe penalizzata la quasi
totalità della tifoseria laziale per il becero comportamento di
solo venti persone". Così il Tribunale federale Figc
motiva la sua decisione di non accogliere la richiesta della
Procura di 2 giornate a porte chiuse per lo stadio della
Lazio, per la vicenda degli adesivi di Anna Frank. "Tale
sanzione - si legge nelle motivazioni - risulta essere
estremamente penalizzante per la parte di tifoseria sana che, di
fatto, sarebbe ostaggio dei comportamenti inqualificabili tenuti
da pochissimi pseudo tifosi e potrebbe portare al compimento di
ulteriori atti emulativi sempre da parte di pochi sprovveduti
che potrebbero provare ulteriore soddisfazione nel constatare
quanto il loro comportamento sia in grado di condizionare
un'intera tifoseria. Pertanto il Collegio ritiene congrua
l'irrogazione della sanzione dell'ammenda pari a
50.000 euro".
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