Dopo la vittoria l'obiettivo ora è
pensare ai dossier più 'scottanti'. Francesco Rocca, il
presidente della regione eletto per il centrodestra, si è messo
subito al lavoro : 'parliamo delle cose da realizzare, come
ridare dignità alla sanità ', il mantra di questi giorni. Certo
è che a farla da padrona, nel post elezione, è la composizione
della giunta: "Se dobbiamo realizzare una squadra coesa e
entusiasta, è necessario che ogni giocatore si senta
adeguatamente rappresentato", ha detto il neo governatore
lanciando anche un'avvertimento: "Non sarò certo un tagliatore
di nastri". I dati del Viminale sulla composizione della Pisana,
mostrano che Fratelli d'Italia avrà un peso differente dagli
altri partiti. Dei 31 seggi della maggioranza, compreso quello
che spetta a Rocca, 22 vanno a FdI, 3 alla Lega, 3 a FI, 1 alla
Civica Rocca e 1 all'Udc. Oltre in consiglio, visti i numeri, il
partito di Giorgia Meloni avrà una folta rappresentanza anche in
giunta. Ed è proprio sui ruoli nel governo regionale che risiede
il nodo cruciale di Rocca. Oggi è l'esponente storico di FdI,
Fabio Rampelli, a voler mettere a tacere le voci sulle divisioni
interne: "Non esistono correnti in FDI. Siamo tutti
'meloniani'". Il toto nomi si rincorre anche oggi: la sanità ad
interim a Rocca, forse con la possibilità di mettere in futuro
un tecnico. Poi, la vicepresidenza della giunta a Forza Italia,
questo sempre che FdI esprima la presidenza del Consiglio
regionale. In ogni caso, al principale partito, spetterebbero 6
assessorati: in pole position ci sarebbero Giancarlo Righini,
Fabrizio Ghera, e Roberta Angelilli, almeno secondo i voti
ottenuti. Come capogruppo, invece, si parla di Antonio
Aurigemma. La Lega potrebbe ambire all' assessorato allo
Sviluppo e Lavoro, dandone la guida a un esponente di peso
attualmente in Parlamento, poi anche un posto per il non eletto
Calisse, candidato che ha portato il carroccio al 24% a Rieti. E
a Forza Italia, forse, due assessorati.
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