È arrivata a piazza San Pietro dopo aver percorso a piedi circa 2.300 chilometri lungo la via Francigena da Canterbury a Roma. Un'impresa degna di nota per chiunque, ma tanto più per la protagonista, Paola Verando, una ragazza di 28 anni affetta da fibromialgia, una sindrome caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità.
Un viaggio iniziato il 1 maggio, percorso al ritmo di circa 30 km al giorno, che vuole essere un segno di speranza per chi è affetto da questa patologia la cui origine non è ancora nota e soprattutto compiuto per accendere un faro sulla necessità di poter accedere a cure adeguate.
"Dopo aver vissuto per 10 anni nel Regno Unito, ha deciso di tornare in Italia attraversando la Via Francigena per oltre duemila chilometri a piedi e in modo totalmente sostenibile, con una tenda da campeggio dotata di pannelli solari. Tutto per accendere l'attenzione in Europa e nel Lazio su questa malattia e farsi curare adeguatamente nel suo Paese", ha spiegato il capogruppo del Pd alla Regione Lazio Mario Ciarla che oggi con il presidente del consiglio regionale Antonio Aurigemma e le referenti del Lazio del Comitato fibromialgici uniti Italia Odv ha incontrato alla Pisana, sede del Consiglio regionale, la ragazza che ieri ha terminato il suo viaggio arrivando a piazza San Pietro.
Il gesto di Paola, ha spiegato Ciarla, "è anche un monito alle istituzioni a riconoscere questa condizione attraverso una piena e sostanziale presa in carico dei malati attraverso il servizio sanitario pubblico. Nel Lazio abbiamo depositato una proposta di legge a mia prima firma che spero possa essere al più presto calendarizzata e che, come quella presentata in Parlamento, punta a promuovere l'accesso alle prestazioni, conoscenza della patologia soprattutto tra gli operatori sanitari, prevenzione, diagnosi e cure adeguate".
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