Il disastro "è quello che ho
ereditato dal Pd ed è la risultante di dieci anni di assenza di
visione. Veniamo come dopo un terremoto sulla sanità sotto
l'ordinamentale, contabile e gestionale". Lo ha detto il
presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, replicando al
consigliere regionale del Pd, Daniele Leodori, nella seduta
odierna della commissione Sanità del Consiglio regionale per
illustrare il Piano di programmazione dell'assistenza
territoriale e programmazione della rete ospedaliera 2024-2026.
"C'erano dei regolamenti adottati da Zingaretti che dicevano che
non si dovevano pagare i privati se non emettevano le note di
credito ma voi siete stati i primi a disattenderli", ha aggiunto
Rocca. I controlli della Regione sui bilanci delle Asl, "sono un
lavoro che durerà parecchi mesi, altrimenti quei bilanci non li
porto in approvazione. Non gliela dò questa libertà, si fa
pulizia una volta per tutte", ha concluso Rocca.
"Rocca che parla di sanità privata - ha replicato l'ex
assessore alla Sanità del Lazio e consigliere regionale di
Azione, Alessio D'Amato - è come Dracula che parla di raccolta
sangue. Ricordo che il presidente Rocca è stato fino a poche
settimane prima delle elezioni di un anno fa, rappresentante
della sanità privata. Rocca ha ereditato una sanità uscita dal
commissariamento e con due miliardi di investimenti; il disastro
è quello attuale con le Asl quasi tutte commissariate e senza
autonomia. Purtroppo i problemi, dalle liste di attesa ai pronto
soccorso sono peggiorati, questa è la realtà".
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