Confisca definitiva di beni, da oltre
tre milioni di euro, a Giuseppe Casamonica e al figlio Guerrino,
detto Pelè. Personale della Divisione Anticrimine della Questura
di Roma ha eseguito stamattina un provvedimento di confisca,
emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di
Roma, divenuto definitivo il 28 gennaio in seguito alla
pronuncia della Quinta Sezione della Corte di Cassazione. Si
tratta di immobili, beni mobili di ingente valore, tra cui
argenteria, gioielli, un'auto e disponibilità finanziarie. Tra
questi, una sfarzosa villa in via Roccabernarda, affidata nel
corso della procedura all'Azienda Pubblica Servizi ad Asilo
Savoia e la residenza storica di via Flavia Demetria, affidata
alla Fondazione Pangea Onlus. Poi una villa a Monterosi (VT),
assegnata per finalità sociali a quell'amministrazione comunale.
Il 16 giugno 2020 era stato eseguito il sequestro dei beni,
disposto dal Tribunale su proposta congiunta del procuratore di
Roma e del questore, in concomitanza con l'esecuzione delle
ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 20 aderenti al
'clan Casamonica'. L'8 novembre 2021 il Tribunale, confermando
quanto disposto con il provvedimento cautelare, emise il decreto
di confisca dei beni. Con la sentenza del 28 gennaio la Corte
Suprema di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di
Giuseppe e Guerrino Casamonica, condannandoli al pagamento delle
spese processuali e anche al versamento della somma di euro
3.000 in favore della cassa delle ammende.
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