Nessuna misura alternativa alla detenzione in carcere per Salvatore Buzzi, l'ex ras delle cooperative torna nuovamente in un penitenziario. Lo ha deciso il tribunale di Sorveglianza di Roma. Buzzi, che dovrà ora scontare un residuo pena di 4 anni, è accusato, tra gli altri, anche di corruzione nell'ambito del processo al Mondo di Mezzo.
Buzzi aveva lasciato il carcere di Catanzaro nel settembre del 2023. A poco meno di un anno dalla sua carcerazione il ras delle coop romane e figura centrale della maxi indagine Mondo di Mezzo, era tornato un uomo libero.
La sua scarcerazione era legata ad un provvedimento della Cassazione che aveva definito illegittimo l'ordine di esecuzione del suo arresto, effettuato il 30 settembre del 2022. Per gli ermellini la permanenza in cella di Buzzi era, di fatto, illegittima e l'ordine di esecuzione era stato eseguito "senza titolo". In base alla decisione della Cassazione, la corte d'appello di Roma e la Procura generale decisero la scarcerazione del condannato.
Per lui le manette erano scattate mentre si trovava a Lamezia Terme ospite della cooperativa sociale "Malgrado tutto".
Per la vicenda Mondo di mezzo, Buzzi era stato condannato in via definitiva a 12 anni e dieci mesi dopo la sentenza che la Cassazione ha confermato quanto stabilito dalla Corte d'Appello della Capitale nel marzo del 2021.
I supremi giudici hanno, quindi, scritto la parola fine sulla vicenda giudiziaria che oltre a Buzzi ha avuto l'ex Nar, Massimo Carminati, come figura-chiave. Secondo l'impianto accusatorio dei pm di Roma, l'ex numero uno delle coop capitoline, ha avuto un ruolo apicale nell'organizzazione criminale che ha contributo "nel pesante e grave inquinamento della cosa pubblica" con il "disinteresse per i controlli pubblici" e "il ribaltamento della logica del mondo delle cooperative". Nelle prossime ore dunque per Buzzi si riapriranno le porte del carcere come avvenuto nelle scorse settimane per Massimo Carminati.
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