La cosiddetta "gara-ponte" indetta da Roma Capitale per l'affidamento di 31 concessioni di beni demaniali marittimi del litorale per finalità turistiche e ricreative "pare disancorata dal nuovo paradigma legale". Così il Tar del Lazio in tre distinte ma identiche ordinanze con le quali, accogliendo le richieste di alcuni concessionari del litorale romano, ha sospeso l'avviso pubblico per le nuove concessioni, fissando per la trattazione del merito l'udienza del prossimo 14 ottobre.
In contestazione c'è l'avviso pubblico e la determinazione dirigenziale di riferimento con la quale è stato indetto l'affidamento di 31 concessioni demaniali marittime del litorale capitolino per un anno (per gli esercizi di ristorazione) o una stagione balneare (per le altre tipologie), con facoltà di riassegnazione a condizioni tecniche ed economiche non peggiorative di quelle pattuite all'esito della procedura e per una durata massima di ulteriori 2 annualità o stagioni balneari.
"Prendiamo atto della decisione del Tar del Lazio, che ha sospeso il bando per l'affidamento delle 31 concessioni balneari a Ostia, rinviando la discussione del merito al 14 ottobre 2025, ma riteniamo indispensabili procedere con l'appello cautelare al Consiglio di Stato; restiamo fermi sulla solidità dei valori e principi che risiedono alla base dei bandi pubblicati", spiega Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale.
"La sospensiva del Tar, da poche ore uscita, non annulla la gara ma ne ferma momentaneamente l'iter, evidenziando nodi da sciogliere legati all'applicazione della normativa nazionale e regionale. Quello centrale, in particolar modo, riguarda l'assenza del Piano di Utilizzo degli Arenili (Pua), che ai sensi della legge regionale impone all'Amministrazione l'indizione di gare di durata massima annuale, mentre la norma nazionale prevede una durata da un minino di cinque ad un massimo di venti anni".
"È fondamentale un pronunciamento del Consiglio di Stato per capire se la normativa nazionale prevalga su quella regionale e se, quindi, sia possibile procedere con gare pluriennali anche in assenza del Pua; l'obiettivo dell'Amministrazione è garantire trasparenza, legalità e il corretto utilizzo del demanio marittimo, in coerenza con le norme vigenti. Rispettiamo qualsiasi pronunciamento, ma riteniamo che la nostra impostazione sia rispettosa della normativa e dei principi sanciti dalla nuova legge" - e conclude Zevi - "difendiamo fermamente anche l'innovazione relativa alle royalty come opportunità di reale valorizzazione del litorale".
Sarà garantita, ad ogni modo, la stagione balneare 2025 a beneficio di una balneazione attrezzata e sicura. Tar accoglie ricorso balneari di Ostia
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