Nei porti di Roma e del Lazio, il
2024 mette in luce il sempre fiorente mercato delle crociere.
Sono 3.459.238 i crocieristi transitati nel 2024 a Civitavecchia
(+4,3% rispetto allo stesso periodo del 2023), cifra che, stando
alle previsioni, aumenterà di un ulteriore 2,8% alla fine
dell'anno in corso. Confermato il trend di crescita dei
crocieristi imbarcati e sbarcati nel porto di Roma (+5,7%) che
continua a caratterizzarsi sempre più come "home port". In
aumento anche il numero degli accosti delle città galleggianti
che, con un totale di 841, crescono di 32 unità (+4%) rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente. I numeri arrivano
dall'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro
Settentrionale
Il nuovo record assoluto delle crociere traina anche il
traffico totale dei passeggeri (crociere e autostrade del mare)
che sfonda il muro dei 5 milioni (5.005.142).
Per quanto riguarda il settore delle merci, il network dei porti
di Roma e del Lazio, con un totale complessivo di poco più di 13
milioni di tonnellate di merci movimentate, registra una
diminuzione pari al 6,5% (-905.333 tonnellate). Diminuzione
legata al calo delle merci solide del porto di Civitavecchia
(-17,2%), in particolar modo al carbone della centrale di Torre
Valdaliga Nord, ormai prossima alla chiusura in vista del
previsto phase out di fine anno e dove, negli ultimi dodici
mesi, si sono sbarcate poco più di 100 mila tonnellate. Da
segnalare, invece, l'incremento percentuale, rispetto al 2023,
delle altre categorie di rinfuse solide nel porto di
Civitavecchia: la categoria dei "prodotti metallurgici, minerali
di ferro…", cresce del 54% per un totale di 546.990 tonnellate
movimentate (+191.766), mentre è pari al 198,6% l'incremento
della categoria "minerali grezzi, cementi e calci" che movimenta
175.991 tonnellate totali (+117.060 rispetto al 2023). In
crescita anche le rinfuse liquide (+15,6%; +161.474), per un
totale di 1.194.688 tonnellate.
Nella categoria "automezzi", si segnala la crescita
dell'8,3% (+15.390) delle "auto in polizza" per un totale di
200.969 auto movimentate.
Segnali positivi dal porto di Fiumicino che registra un costante
aumento (+10,6%) del traffico complessivo, costituito
essenzialmente dai prodotti raffinati che servono l'aeroporto
"Leonardo da Vinci" di Fiumicino, che superano i 3,4 milioni di
tonnellate totali (3.414.153).
Nel porto di Gaeta si evidenzia l'incremento del 17,8%
delle merci solide (782.377 tonnellate totali) che bilanciano il
calo del 10,8% delle merci liquide e contribuiscono, così, a
mantenere sostanzialmente stabile il traffico complessivo del
porto gaetano che, in totale, movimenta 1.799.438 tonnellate.
"In relazione ai dati di traffico negli scali del Network dei
Porti di Roma e del Lazio del 2024, e in particolare per quanto
riguarda il porto di Civitavecchia, è doveroso sottolineare -
commenta il commissario straordinario dell'AdSP, Pino Musolino -
che il grosso della perdita di quasi un milione di tonnellate è
imputabile, principalmente, alla chiusura della centrale a
carbone Enel e a scelte nazionali e di sistema prese negli
ultimi 10 anni che vanno ben oltre le nostre competenze e che
sono state imposte all'Autorità e che sono, anche, fuori dalla
facoltà di ogni singolo operatore di compensare questa perdita".
"Il sistema nel complesso comunque tiene - prosegue Musolino -
con dati molto significativi e importanti nei porti di Fiumicino
e Gaeta soprattutto nelle rinfuse e a Civitavecchia i dati in
generale sono positivi e confortanti, tenuto conto delle due
importanti crisi che hanno attraversato il Mediterraneo nel
2024, vedendoci allineati alle stime di traffico della
stragrande maggioranza dei porti italiani e mediterranei.
Restiamo comunque vigili e monitoriamo la questione di Torre
Valdaliga Nord - conclude Pino Musolino - che rappresenta una
ferita importante e un grande limite alla pianificazione e alla
possibilità di fare dei ragionamenti concreti per il prossimo
futuro rispetto al nostro sistema portuale".
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