"Il congelamento delle nostre
deleghe da parte del sindaco e' atto di attenzione politica del
quale prendiamo atto, e se l'intenzione e' quella di portare a
una discussione seria interna al partito, noi non ci tireremo
indietro. Per ora non e' cambiato nulla, non ci sono le
condizioni per un ripensamento". Così i tre assessori
dimissionari del comune della Spezia, Alessandro Pollio, Davide
Natale e Luca Basile, appartenenti alla minoranza del Pd
spezzino, spiegano in conferenza stampa la decisione di
presentare le dimissioni, protocollate questa mattina, che hanno
acuito la crisi dell'amministrazione del sindaco Massimo
Federici, che sabato aveva rimosso l'assessore Andrea Stretti
sostituendolo con Mauro Bornia. "Le ragioni vanno cercate nel
licenziamento dell'assessore Stretti da parte del sindaco, del
quale non condividiamo le motivazioni. Certo e' che
l'amministrazione della città - ha affermato - deve essere
lasciata fuori dalle discussioni tra le correnti del partito". I
tre in mattinata hanno avuto colloqui telefonici col
Guardasigilli Andrea Orlando e col commissario del Pd ligure,
David Ermini. "Ci hanno chiesto di valutare in maniera precisa
ogni aspetto", hanno spiegato i tre assessori, sottolineando che
"qualora fossero presentate mozioni di sfiducia in consiglio
comunale, il gruppo del Pd voterà contro in maniera compatta".
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