"Le ripercussioni sui viaggiatori in occasione dell'investimento di stamani sono state gestite con il massimo impegno sia da Rfi sia da Trenitalia, come sempre accade in ogni emergenza. Il trasbordo in linea dei circa 600 viaggiatori, e non di 1000 come riferito, è stato attuato proprio per ridurre i tempi di attesa dei passeggeri. Il trasbordo è avvenuto su un treno regionale anziché su un Intercity per ragioni tecniche, di sicurezza e di comfort". Lo ha affermato Trenitalia in una nota rispondendo alle critiche del Comitato Pendolari del Levante.
"Va anche precisato - si legge in una nota - che l'Intercity è transitato a fianco del treno bloccato solo 11 minuti, e non un'ora, prima del regionale su cui è stato effettuato il trasbordo. Precisamente, l'IC 658 è partito da Genova Nervi alle 8,58 rispetto al regionale 21024 partito, sempre da Genova Nervi alle 9.09. Le operazioni, avvenute con il supporto delle Forze dell'Ordine, hanno richiesto circa 40 minuti".
"Oltre ad iniziare soltanto 11 minuti dopo il passaggio dell' Intercity, le operazioni sono state più veloci e sicure. Infatti il treno regionale, composto da carrozze Vivalto - ha aggiunto Trenitalia -, ha garantito grazie alle ampie porte la massima accessibilità dei viaggiatori e una capienza di 520 posti a sedere, avendo solo 70 viaggiatori a bordo. Viceversa il treno IC ha porte molto più strette e gradini più scomodi per accedere a bordo, tutti elementi che avrebbero reso difficoltose e insicure le operazioni e ne avrebbero dilatato i tempi. In ultimo, sono occorsi quasi 60 minuti tra l'investimento e la ripartenza dei primi treni per le necessità di verifica di percorribilità del binario attiguo a cura delle Autorità intervenute, uniche a poter autorizzare la ripresa del servizio".
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