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Per le 'due Norma' fischi alla regia e applausi ai cantanti

Per le 'due Norma' fischi alla regia e applausi ai cantanti

Non convince l'attualizzazione dell'azione con costumi del '900

GENOVA, 04 maggio 2023, 10:53

Redazione ANSA

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Una scena di Norma al Carlo Felice di Genova - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una scena di Norma al Carlo Felice di Genova - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una scena di Norma al Carlo Felice di Genova - RIPRODUZIONE RISERVATA

Applausi calorosi alla parte musicale, perplessità sulla regia accompagnate da fischi al termine della prima serata. Questo, in sintesi, il bilancio delle due recite di "Norma" tenutesi martedì e ieri sera al Carlo Felice. Due spettacoli in parte diversi perché, con una originale iniziativa, il Teatro genovese ha presentato due versioni differenti del capolavoro belliniano: martedì l'allestimento aggiornato sulla base della revisione critica realizzata da Riccardo Minasi (sul podio dello spettacolo) e da Maurizio Biondi; ieri quello tradizionale ormai consolidato nei decenni. La novità principale sta nell'inversione delle voci destinate alle due protagoniste femminili. In genere Norma è un soprano, mentre Adalgisa è un mezzosoprano, ma rifacendosi alle tessiture originali, si è proposta, appunto, la inversione con Norma mezzo e Adalgisa più acuta. Dopo aver ascoltato le due soluzioni, ci sembra più interessante Norma più scura e Adalgisa più cristallina: non solo emerge più compiutamente la loro personalità, ma i duetti hanno un peso drammatico assai più convincente.
    Artefice principale dell'operazione, Riccardo Minasi che sul podio ha fatto un buon lavoro restituendo un Bellini di forte passionalità (qua e là con qualche eccesso di dinamiche soprattutto nei fiati) , ma anche di straordinaria eleganza lirica. Ineccepibile, poi, il supporto assicurato alle voci, soprattutto nella prima serata.
    Cast di buon livello in entrambe le serate. Il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya e il soprano Gilda Fiume hanno condiviso la parte di Norma, entrambe facendosi apprezzare per vigore e intensità interpretativa. Carmela Remigio è stata una raffinata Adalgisa, ruolo in cui la giovane Anna Dowsley, bellissima voce e notevole presenza, ha costituito una splendida sorpresa.
    Stefan Pop e Antonio Corianò si sono alternati nel ruolo di Pollione. Bene coro e orchestra. Avvalendosi di una scena spoglia con un piano inclinato e alcuni pannelli mobili atti a delimitare il proscenio, la regista Stefania Bonfadelli ha immaginato una "doppia" azione: in primo piano i cantanti, nel fondo i mimi e i coristi a dar vita a un'azione integrativa.
    Alcuni momenti sono risultati suggestivi con "Tableaux vivants" di bell'effetto grazie ad un accorto uso delle luci. Ma l'insistenza su azioni di battaglia (che hanno scandito anche la Sinfonia introduttiva) è risultata alla lunga ripetitiva e distraente. Tralasciando poi l'epilogo che vede Norma evitare il rogo, pugnalare Pollione e autopugnalarsi, non ha convinto l'attualizzazione dell'azione: mettere costumi novecenteschi, munire i romani di pistole, mostrare stupri e violenze per ricordare che è in corso una guerra, è parso inutile ed inelegante.
   

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