L'intervento del prefetto e della
protezione civile nei pronto soccorso degli ospedali della
Spezia è stato chiesto dalle associazioni Cittadinanzattiva
Liguria, il Tribunale per i Diritti del Malato e Ufficio At La
Spezia Sarzana dopo che nelle ultime ore si sono registrate code
in ingresso, con 45 persone in attesa nella notte al pronto
soccorso della Spezia e decine di ambulanze ferme con i pazienti
a bordo. Situazione simile denunciata anche al pronto soccorso
di Sarzana.
"Una situazione agghiacciante e che dimostra l'assenza di
alcuna programmazione da parte Asl" ricordano le associazioni,
rimarcando come al San Bartolomeo di Sarzana nei giorni scorsi
erano stati riscontrati anche "reparti chiusi per ferie e poi
riaperti con urgenza". Una situazione aggravata dal picco delle
influenze e del Covid ma che per le associazioni è dovuta alla
decisione dell'Asl di spostare Neurologia tra i nosocomi,
decisione che ha portato a una riduzione dei posti letto. "I
pazienti non sono stati visitati all'interno delle ambulanze ma,
i casi più urgenti, sono stati valutati nelle salette di pronto
soccorso - replica Asl5 - utilizzando, laddove necessario, il
supporto della barella dell'ambulanza. In generale si sta
registrando in questi giorni di festività-ponte un iper afflusso
di pazienti in entrambi i pronto soccorso (137 il 27/12 e 132
pazienti il 28/12 solo a La Spezia).
Questo picco determina in
entrambe le sedi un fenomeno di temporaneo sovraffollamento
legato all'attesa di un posto letto per i pazienti destinati al
ricovero.
Il personale presente sia medico che infermieristico è
adeguato agli standard anche in periodi di afflusso aumentato.
Tutte le attività organizzative vengono decise in modo
collegiale con i direttori dei dipartimenti, anche lo
spostamento della Neurologia, che si è reso necessario per la
sicurezza di ricoverati e operatori sanitari, non ha creato
problemi ai ricoverati neurologici". Intanto al punto di primo
intervento di Levanto è stato aperto un 'Flu-Point' aperto h24.
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