"Parlare di gravi inadempienze a un
decreto legislativo senza circostanziarle e definire 'a rischio'
la sicurezza nei pronto soccorso di Genova non solo è
irresponsabile, ma può prefigurare addirittura profili ben più
gravi che verranno valutati dai nostri uffici. Quello che posso
dire è che in base ai requisiti che il Ministero della Salute
fissa per l'attività dei pronto soccorso non si prefigurano
rischi per la salute pubblica". Così l'assessore alla Sanità
della Regione Liguria, Massimo Nicolò replica alla denuncia del
capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano sulla situazione
della medicina d'urgenza a Genova.
"Diverso è dire che le condizioni nei pronto soccorso
genovesi e nazionali possono e devono migliorare sia per
l'utenza sia per i lavoratori - ribadisce Nicolò -. A questo
proposito l'amministrazione regionale da subito si è attivata
con diverse misure che si stanno attuando a per favorire il
decongestionamento dei pronto soccorso dell'area metropolitana
genovese con il decreto regionale che ha messo a disposizione 80
posti letto in più da destinare alle dimissioni dagli ospedali
alle rsa post acuti".
"Non solo, sono allo studio misure per incentivare
ulteriormente l'attività della medicina d'urgenza e presto, come
già annunciato, si istituirà a livello regionale nei pronto
soccorso una figura di raccordo tra la parte sanitaria e i
pazienti che possa migliorare l'assistenza - spiega -. Il
consigliere Giordano cita poi presunte inadempienze sulle quale
sarebbero in corso accertamenti della magistratura. Non è nostro
costume né commentare, né entrare nel merito di queste attività,
ma già da subito ci dichiariamo disponibili a tutti gli
approfondimenti del caso laddove se ne rilevasse la necessità e
sempre comunque per il bene della sanità pubblica".
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