"Finalmente abbiamo il
cronoprogramma del nuovo ospedale della Spezia. A nove anni
dalla prima pietra di Toti, a novanta giorni dall'inizio delle
prime operazioni di pulizia propedeutiche all'apertura del
cantiere e dopo una irrituale preview dedicata al Rotary, anche
i cittadini spezzini possono conoscere le tempistiche per la
realizzazione del Felettino. Meriterebbe una delucidazione da
parte della giunta il fatto che tra la consegna dei lavori e il
deposito del cronoprogramma sono passati due mesi, quando
dovrebbe essere allegato al progetto esecutivo. Ma quantomeno da
oggi sarà possibile verificare il rispetto dei tempi". Lo
annuncia Davide Natale, segretario ligure e consigliere
regionale del Partito Democratico in una nota. "Vi si legge che
dovrebbero essere ormai a buon punto le opere di regimentazione
idraulica del cantiere e allo stesso tempo dovrebbero essere
entrate nel vivo le opere per creare la viabilità di cantiere -
illustra Natale -. Entro pochi giorni dovrebbe iniziare il
completamente della paratia a monte, da finire entro maggio.
Stesso termine per veder partire la fase di posa di calcestruzzi
e casseri. Subito precedente sarà il montaggio della gru di
cantiere. E' quindi impellente che Guerrato spa termini lo
scouting informativo che, come annunciato dal commissario
Cardone, l'appaltatrice sta svolgendo per trovare la ditta che
porti avanti le opere edilizie. Entro fine estate 2025 gli
spezzini dovrebbero vedere partire le strutture in elevato". "Ci
sembrava corretto nei confronti della cittadinanza tutta, anche
quella non iscritta al Rotary, puntualizzare e rendere pubblico
questo schema che nelle ultime settimane era rimasto avvolto in
un'aura di mistero - conclude Natale -. Un'opera di necessaria
trasparenza che facciamo noi al posto della giunta regionale, in
modo che ogni singolo cittadino sia informato su un progetto
atteso da anni. Ci riserviamo di vigilare sull'andamento del
cantiere del nuovo Felettino perché vogliamo che sia realizzato
nei tempi previsti e che impegnerà centinaia di milioni di soldi
pubblici per quasi trent'anni nello schema di partenariato con
il privato a suo tempo voluto dalla giunta Toti e non modificato
da Bucci".
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