/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Francesca Benedetti, 'l'Erodiade per il mio saluto alle scene'

Francesca Benedetti, 'l'Erodiade per il mio saluto alle scene'

A 89 anni a Roma con testo di Testori. Poi Premio Borgio Verezzi

ROMA, 23 marzo 2025, 12:00

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Sono tre le cose memorabili della mia vita. No, anche di più". Francesca Benedetti, signora del palcoscenico italiano, musa per tanti grandi da Testori a Ronconi, 90 primavere il 18 novembre prossimo, è proprio come il suo teatro: generosa, sanguigna, piena di passione, divertente, senza reticenze. "Che bello essere vecchi - dice all'ANSA -.
    Intanto si può dire quella parola senza problemi e poi ci si libera da tante responsabilità".
    Siamo alla vigilia di quello che lei annuncia - ma chissà - come il suo saluto al palcoscenico: la messa in scena dell'Erodiade di Giovanni Testori (1923-1993), autore cui è stata legatissima per anni e che in questo testo ribaltò la storia originale del Mito, con Erodiade stessa, e non più sua figlia Salomè, che su un trono rosso sangue ama e desidera la testa del Battista. Saranno due serate, il 25 e 26 marzo al Vascello di Roma, dirette da Marco Carniti, regista con il quale ha già affrontato un Back to Beckett e l'omaggio a Pasolini de L'indecenza e la forma di Giuseppe Manfridi.
    "Tre sono stati i momenti memorabili - ricorda l'attrice -.
    Il temporale di Strindberg che feci con Giorgio Strehler nel 1980. Poi la creazione delle Orestiadi di Gibellina con Emilio Isgrò e Ludovico Corrao nel 1981. Ma Testori è il più importante di tutti - sottolinea - È stato un avvenimento quando mettemmo in scena la Trilogia degli Scarrozzanti, con l'Ambleto, il Macbetto, che scrisse per me, e l'Edipus da Sofocle".
    Ma davvero Erodiade sarà il suo saluto alle scene? "A maggio andrò a Borgio Verezzi, dove mi daranno un premio. Poi, certo - sorride illuminandosi - se mi propongono qualcosa di molto efferato, violento, bello... Perché io sono così, le mammole non le voglio".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza