Il giudice del Lavoro di Imperia
Paola Cappello ha annullato il licenziamento di dell'ex
funzionaria responsabile del servizio scuola e asili nido del
Comune di Sanremo sottoposta agli arresti domiciliari nel 2015
nell'ambito dell'inchiesta Stachanov sui cosiddetti 'furbetti
del cartellino' e licenziata dalla pubblica amministrazione a
inizio 2016.
Nel mirino della Procura finirono oltre cento dipendenti
alcuni colpiti da misura cautelare, altri semplicemente indagati
in stato di libertà o raggiunti da un provvedimento
disciplinare, tutti accusati a vario titolo di truffa ai danni
dello Stato per l'infedele timbratura del cartellino.
La funzionaria venne assolta in primo grado nel 2020 con
formula piena "perché il fatto non sussiste", sentenza
confermata anche dal giudice d'appello e passata successivamente
in giudicato, in quanto l'allora procuratore generale non
ricorse in Cassazione.
"Ho trovato assurdo dover combattere per nove anni e mezzo e
continuare a combattere, dopo che era passata in giudicato la
sentenza in sede penale", è il commento dell'avvocato Luigi
Zoboli, che ha assisto l'ex dipendente pubblica in tribunale. Il
Comune di Sanremo, anziché conformarsi alla sentenza del giudice
e reintegrare la dipendente, nel 2023 ha confermato il
licenziamento. Nel frattempo la lavoratrice è andata in pensione
e il giudice ha disposto il risarcimento indicando i parametri
per il calcolo. Secondo indiscrezioni si tratterebbe di una
cifra superiore ai 200mila euro, anche se al momento non
esistono conferme ufficiali sull'importo.
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