"A differenza di quello che sento
dire, io non attacco mai la persona, porto rispetto verso tutti,
ma ovviamente siamo in campagna elettorale e bisogna
confrontarsi sui contenuti. Attacco alcune proposte 'non
proposte', attacco quello che per me non è un programma ma un
'quasi programma', che ho letto perché sono abituato a studiare,
a voler capire. Nei prossimi giorni, laddove non mi è data la
possibilità di fare un confronto a viso aperto sui temi che
interessano la città, continuerò a chiedere, a fare delle
domande, a capire come si posiziona la sinistra su alcuni temi
che per loro sono divisivi". Lo ha detto il candidato sindaco
del centrodestra, Pietro Piciocchi, commentando il programma
della coalizione progressista guidata dalla candidata Silvia
Salis.
"Abbiamo un programma molto ambizioso, fatto di molte azioni
concrete - ha aggiunto Piciocchi - voglio parlare di temi
concreti che magari non sono affascinanti per il grande
pubblico, ma vanno incontro a esigenze che hanno singoli settori
della nostra città che lavorano, producono e devono ottenere
risposte concrete da parte dell'amministrazione. Voglio anche
ascoltare, non arriviamo con un programma chiuso e
precostituito, è il mio metodo di lavoro e la dimostrazione che
il nostro è un progetto che guarda al mondo civico, a una Genova
che vuole crescere ed è spaventata dall'estremismo della
sinistra".
Piciocchi ha poi puntato nuovamente il dito contro il
centrosinistra, parlando di "un grande set televisivo". "Io non
sono qui a puntare sulla mia immagine - ha detto - devo essere
quello che sono, dare un'immagine di concretezza e operatività
sulle cose. Sono una persona pragmatica che vuole ragionare con
il buonsenso nell'ascolto di tutti".
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