"Lo stato della minaccia
terroristica jihadista rimane assai elevato nel nostro Paese".
Lo scrive il Procuratore generale di Milano Roberto Alfonso nel
testo del suo intervento all'inaugurazione dell'Anno giudiziario
milanese. Il pg evidenzia che "la sollecitazione a colpire
l'Italia è stata avanzata dai vertici dello Stato islamico in
vari proclami ma è confermata dalle inchieste". Alfonso ricorda
anche il caso di Anis Amri, l'attentatore di Berlino, che si è
radicalizzato nelle carceri italiane.
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