L'intestino digerisce tutto, anche
le emozioni: è quanto afferma uno studio del Nestlé Research
che, in partnership con l'Imperial College di Londra, ha avviato
da tempo una ricerca per studiare l'asse intestino-cervello.
Sfamarsi quindi con i cibi più adatti al proprio profilo
psicologico è fondamentale in momenti come questi, che
registrano repentini sbalzi di umore a causa della situazione
che stiamo vivendo.
"In questo particolare periodo storico, gli alimenti hanno
pesato molto sulla bilancia della nostra psiche oltre che su
quella del nostro fisico. Il confinamento, infatti, ha
determinato un'importante modifica delle abitudini sociali e di
vita che hanno avuto, a loro volta, un'inevitabile ripercussione
sull'alimentazione di ciascuno di noi. Tendenzialmente le
persone hanno mangiato di più e si sono mosse di meno, e questo
potrebbe aver comportato un aumento di peso", commenta Luca
Piretta, gastroenterologo e nutrizionista, Università Campus
Biomedico di Roma, spiegando che "più che mai si è potuto
osservare come l'umore possa incidere sul comportamento
alimentare, ma le ripercussioni umorali e comportamentali non
sono necessariamente uguali per tutti gli individui".
Lo studio suggerisce di mangiare uova, nocciole, arachidi,
legumi, verdure a foglia verde, carne e pesce "quando l'umore è
giù, manca la volontà di affrontare la giornata e il pessimismo
sembra prendere il sopravvento". Per favorire un buon riposo e,
indirettamente, la regolazione di fame e sazietà, vanno
preferiti cereali, noci, mandorle, legumi e pesce, alimenti
ricchi di melatonina, mentre per contrastare la stanchezza
servono alimenti ricchi di vitamine, minerali e sostanze
antiossidanti come avocado, frutta fresca, cereali integrali,
legumi, pistacchi, cioccolato, pesce.
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