"Milano torni a mettere al centro
la filantropia e i diritti dei più deboli": è questo l'auspicio
lanciato con forza, oggi, in occasione della ricorrenza di Santa
Lucia, dalla Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano, che ha
consegnato la 'Medaglia d'oro della riconoscenza' al giornalista
e scrittore Gian Antonio Stella "per aver affrontato con grande
sensibilità attraverso le pagine del libro 'Diversi' il tema
della disabilità e dell'inclusione".
Stella è stato premiato dal Presidente della Fondazione
Istituto dei Ciechi di Milano, Rodolfo Masto: "Rispetto a
trent'anni fa è enormemente aumentato il numero dei ragazzi non
vedenti pluridisabili e non è facile dare risposte alle loro
necessità". Masto ha quindi paragonato il percorso professionale
di Stella con quello dei giornalisti Guido Vergani e Candido
Cannavò (anche loro premiati in passato dall'Istituto dei
Ciechi) "che a un certo punto della loro carriera hanno rivolto
il loro sguardo verso il mondo della disabilità". In sala erano
presenti anche alcune classi della scuola media di via Vivaio,
che hanno cantato l'Inno di Mameli. Il destino della Scuola
media di via Vivaio, circa un eventuale spostamento di sede,
verrà deciso proprio in questi giorni dal Comune di Milano.
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