E' stato condannato a un anno per
manifestazione fascista Claudio Corbolotti, capo degli
'Irriducibili' della curva della Lazio, per il blitz del 24
aprile del 2019, alla vigilia del 25 aprile, nel quale alcune
decine di ultras laziali a due passi da Piazzale Loreto, a
Milano, hanno esposto uno striscione in "onore a Benito
Mussolini", gridando più volte il "presente" e facendo saluti
romani.
La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dal giudice
della seconda sezione penale Nicola Clivio. Il 56enne ultrà era
stato mandato a processo con citazione diretta a giudizio a
seguito delle indagini del pm Leonardo Lesti, condotta dalla
Digos. A giudizio erano finiti anche altri imputati, che hanno
chiesto e ottenuto la messa alla prova. Messa alla prova,
invece, che è stata revocata a Corbolotti, perché ha rifiutato
di risarcire l'Anpi.
A Corbolotti e agli altri imputati era stato contestato
l'articolo 2 della Legge Mancino sulle manifestazioni fasciste.
Gli investigatori della Digos, analizzando le immagini delle
telecamere della zona, avevano identificato quasi subito il capo
ultrà: era lui che, di fronte agli altri del gruppo, aveva
incitato a gridare il "presente" per Mussolini, con tanto di
saluti romani a pochi passi da Piazzale Loreto, e sotto lo
striscione con su scritto "onore a Mussolini". Quel giorno a
Milano era in programma una partita tra Inter e Lazio.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle
prossime settimane.
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