Un rinvio di quasi quattro mesi per
il processo milanese d'appello a carico di Marco Venturi,
condannato a 6 anni in primo grado per "morte come conseguenza
di altro reato", ossia condotte di stalking, per il caso della
stilista e fidanzata di 37 anni Carlotta Benusiglio, che venne
trovata impiccata con una sciarpa ad un albero nei giardini di
piazza Napoli, a Milano, la notte del 31 maggio 2016.
Oggi è iniziata la prima udienza davanti alla Corte d'Assise
d'appello di Milano (giudici togati Caputo-Anelli), ma è stata
subito rinviata all'11 ottobre per una omessa notifica di atti
al 47enne imputato, difeso dal legale Andrea Belotti. Da quanto
si è saputo, la prescrizione per il reato per il quale è stato
condannato potrebbe scattare già prima di metà novembre.
Oltre alla difesa che chiede l'assoluzione, anche il pm
Francesca Crupi ha presentato ricorso affinché Venturi venga
condannato per omicidio volontario (in primo grado aveva chiesto
30 anni). La Procura, nelle circa 30 pagine di ricorso,
ribadisce che la donna sarebbe stata strangolata quella notte,
dopo l'ennesima lite, dall'allora compagno, il quale poi avrebbe
inscenato il suicidio. In aula il ricorso sarà sostenuto dal
sostituto pg Maria Vittoria Mazza.
Nel giugno 2022 era arrivato il primo verdetto sul caso,
rimasto un 'giallo' per anni, con una decisione che aveva
sorpreso: per il gup Raffaella Mascarino non fu omicidio ma la
morte, un suicidio o un atto dimostrativo finito in tragedia, fu
causata dall'ex compagno, che l'avrebbe sottoposta per due anni
a vessazioni, fisiche e psicologiche, e minacce. In aula oggi,
come a tutte le udienze, anche la madre e la sorella della
stilista, parti civili coi legali Gian Luigi Tizzoni e Pier
Paolo Pieragostini.
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