Sono circa ottocento le persone
che hanno dovuto lasciare fino a martedì prossimo le proprie
case a Sermide e Felonica, comune mantovano sul Po, dopo che il
30 aprile nel cantiere per la delocalizzazione dell'impianto
idrovoro Reverese (quello che serve al sollevamento delle acque)
a Moglia è stato trovato un ordigno bellico. Più precisamente
una bomba d'aereo americana da 250 libre modello AN-M 57" con
un sistema di attivazione di tipo "a lungo ritardo chimico", con
un tempo di saturazione di 144 ore.
Inizialmente era stato fissato un raggio dell'area di
sicurezza di 1264 metri, il che ha coinvolto anche parte del
territorio di Castelnovo Bariano in provincia di Rovigo. Oggi è
stato però deciso di estenderla a 1681 metri durante la riunione
che si è tenuta oggi in Prefettura a Mantova, presieduta dal
prefetto Roberto Bolognesi, a cui hanno partecipato esponenti
delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, il Comandante del
10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona, nonché i
rappresentanti della Regione, della Provincia, di A.I.Po, dei
Gestori dei servizi pubblici essenziali interessati, nonché
della Prefettura di Rovigo.
Le persone che vivono nella zona ora aggiunta dovranno
lasciare le case entro le 13 del 6 maggio, giorno in cui è
prevista la messa in sicurezza dell'ordigno a partire dalle 14.
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