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In evidenza
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Temi caldi
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
La calamità naturale che gli
italiani temono di più sono i terremoti, ma questo più in alcune
zone rispetto ad altre. In particolare preoccupano il Nord Est,
anche più del Sud. Questo almeno emerge dall'indagine
dell'Osservatorio Opinion Leader 4 Future, creato da Gruppo
Credem e Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED)
di Università Cattolica.
Secondo la ricerca (realizzata in collaborazione con il
master di Almed in "Crisis & Disaster Management" della
Cattolica e con l'istituto Bilendi, come panel provider, con un
survey online a un campione di 500 persone somministrato a
marzo) gli italiani temono in primis i terremoti (56%), seguiti
da alluvioni (52%) e piogge torrenziali (38%).
Questa percentuale sui terremoti sale però al 64% al Nord
Est, crolla al 44% al Nord Ovest, e risale al 60% al Sud e al
Centro, dove rispettivamente il 13% e il 15% temono anche le
eruzioni vulcaniche (contro l'8% a livello nazionale).
Nel caso dei rischi idrogeologici, le 'cause' sono
identificate nella deforestazioni (per il 61% a livello
nazionale e per il 71% al Sud, la scarsa manutenzione dei corsi
d'acqua (58% ma del 64% al Nord Est) e anche la cementificazione
(44%). Al Sud il 55% ha anche indicato l'abusivismo edilizio.
Critici gli intervistati rispetto al modo in cui i media
parlano delle catastrofi. Solo il 4% il tema è affrontato
correttamente, mentre il 38% ritiene non si parli abbastanza
delle catastrofi naturali e del riscaldamento idrogeologico, il
45% che se ne parli in maniera sensazionalistica e il 13% si
crei allarmismo.
Tutti i risultati sono stati presentati oggi in una lezione
pubblica alla Cattolica-
"I rischi naturali rappresentano sempre più una minaccia
reale e concreta alla sicurezza delle persone, degli ambienti e
delle infrastrutture essenziali - ha spiegato Barbara Lucini,
ricercatrice Itstime e coordinatrice didattica del Master in
Crisis & Disaster Management -. Comprendere le vulnerabilità
tipiche e gli aspetti di criticità è fondamentale". ""Siamo
convinti che persone consapevoli e informate - ha aggiunto Luigi
Ianesi, Responsabile relazioni esterne di Credem - possano
contribuire attivamente per generare una società più attenta e
capace di prendere decisioni appropriate per proteggersi dalle
calamità naturali, migliorando la qualità della vita".
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
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