Per la sua prima convention Luca
Ceriscioli, candidato alle primarie del centrosinistra per la
presidenza della Regione Marche, ha scelto il teatro "Persiani"
di Recanati. A presentarlo ai simpatizzanti e sostenitori che
gremivano la platea e quasi tutti i palchi, il sindaco Francesco
Fiordomo. Nelle prime file, i deputati Paolo Petrini e Luciano
Agostini, l'assessore regionale Sara Giannini, il sindaco di
Ancona Valeria Mancinelli, quello di Senigallia Maurizio
Mangialardi, gli ex sindaci di Ancona Sturani e Galeazzi e tanti
altri sindaci provenienti dalle varie province delle Marche.
"Oggi, con la presentazione del programma - ha detto l'ex
sindaco di Pesaro e attuale vice segretario del Pd regionale -
mettiamo in fila la filosofia di questa campagna elettorale. Da
una parte i principi generali, che parlano di trasparenza,
sobrietà, partecipazione, coinvolgimento dei territori e dei
sindaci sulle scelte e sulle strategie. Dall'altra, i contenuti,
iniziando dalla sanità e dai servizi sociali fino al tema dello
sviluppo, che è l'altra grande esigenza dei marchigiani: vedere
l'economia che riparte e trovare le occasioni per l'occupazione
e protezione per chi oggi ha difficoltà, puntando sulla difesa
del grande settore manifatturiero, che resta l'asse portante per
l'economia marchigiana, ma anche potenziando le qualità
straordinarie che hanno le Marche in termini di cultura,
paesaggio, qualità della vita, enogastronomia, agricoltura.
Temi, questi, che con il turismo e la green economy possono
costituire un'occasione di rilancio e di occupazione".
Ceriscioli non ha mancato di ribadire la necessità che le
Marche restino unite e ha poi respinto l'accusa di una volontà
"pesarocentrica", mentre è sua intenzione - ha detto -
rispettare le esigenze di tutta la regione. Durante tutto il suo
intervento, sullo schermo gigante alle sue spalle scorrevano gli
slogan "C'è Ceriscioli il sindaco delle Marche" e quelli legati
ai temi della sua campagna elettorale. Sugli applausi finali, a
sorpresa è iniziata la proiezione di un brano del film "Il
giovane favoloso", quello in cui Leopardi recita "La ginestra".
Tra gli interventi, quello di Mangialardi che ha sottolineato
la necessità di un cambiamento "che non può essere rappresentato
né da Spacca né da Marcolini". Molto applaudito l'intervento di
Petrini, che ha insistito sulla necessità di rinnovare i vertici
delle Marche perché "c'è bisogno di un cambiamento, con una
generazione nuova che possa esprimere e esaltare le potenzialità
che la regione merita".
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