L'emergenza derivata dal sisma 'spacca' in due anche il mini-processo per le cosiddette spese facili nel Consiglio regionale delle Marche. L'inchiesta, quasi totalmente azzerata dal Gup di Ancona, è arrivata a giudizio con solo sei imputati su 66 indagati e accuse ridimensionate. Il Tribunale, su istanza della difesa dell'ex consigliere Pdl Franco Capponi, ha rinviato al 14/9 la prima udienza, in base al decreto che sospende i giudizi fino al 31/5 per imputati e avvocati che provengono dai Comuni del cratere (Capponi è di Treia). Alla richiesta di sospensione si sono associate le difese degli ex consiglieri Enzo Marangoni (Ln) e Ottavio Brini (Pdl), ritenendo che le imputazioni a carico dei loro assistiti siano simili a quelle mosse a Capponi e dunque da trattare insieme. Hanno invece rinunciato al rinvio, per essere giudicati il prima possibile, Francesco Massi Gentiloni Silveri (ex Pdl), Massimo Di Furia (ex addetto al Gruppo Pdl) e Cesare Procaccini (Pdci). Per loro il processo si svolgerà il 18/1.
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