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Fondi Marche: in serata la sentenza del Tribunale di Ancona

Fondi Marche: in serata la sentenza del Tribunale di Ancona

Fatti tra 2008 e 2012. Pm ha chiesto 31 condanne su 38 imputati

ANCONA, 13 luglio 2023, 16:50

Redazione ANSA

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È attesa in serata ad Ancona la sentenza nel processo per le cosiddette spese facili in Consiglio regionale Marche. La presidente del collegio penale del Tribunale di Ancona, Edi Ragaglia, ha dato appuntamento ad accusa e difese, a dopo le 18. Sarà una lunga camera di consiglio per una vicenda giudiziaria che va avanti da quasi dieci anni. Stamattina non ci sono state repliche da parte del pm Ruggiero Dicuonzo.
    Il sostituto procuratore aveva già formulato nella scorsa udienza le richieste di condanna per 31 dei 38 imputati rimasti a processo per peculato (inizialmente erano 55 ma per 16 posizioni è già intervenuta la prescrizione). La vicenda è quella dei consiglieri regionali e addetti ai Gruppi in carica tra il 2008 e il 2012 che avrebbero, stando alle accuse, utilizzato soldi pubblici per spese personali o per attività politica ma non strettamente attinenti a quelle dei Gruppi consiliari. Nel mirino della finanza erano finiti costi per libri, pranzi, spostamenti, acquisti di occhiali, donazioni di beneficenza e altro.
    L'accusa contesta spese indebite per circa 1,2 milioni di euro di fondi assegnati ai Gruppi. Per sette imputati il pm ha avanzato richieste tra assoluzioni e prescrizioni. Per un 39/o imputato deceduto il procedimento si è estinto. Tra le richieste di condanna quella (3 anni) per il neo sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, assolto dalle accuse in Corte dei Conti: contestate spese per 5mila euro per contratti di collaborazione e convegni, tra il 2010 e 2012, quando era capogruppo per Futuro e Libertà. Tra le istanze di condanna, ci sono anche quelle per l'attuale presidente del Consiglio Regionale Dino Latini (3 anni), per l'attuale sindaco di Loreto Moreno Pieroni (2 anni e 10 mesi) e per il deputato della Lega Mirco Carloni (2 anni e 10 mesi). Gli imputati sostengono che le spese erano relative al ruolo istituzionale ricoperto.
    Nel 2016 la gup di Ancona Francesca Zagoreo aveva prosciolto 55 imputati, rilevando in sostanza l'attinenza delle spese alle attività dei Gruppi, e rinviato a giudizio sei con contestazioni ridotte. Nel 2018 la Cassazione aveva annullato il verdetto, su ricorso della Procura, innescando la ripetizione del giudizio.
   
   

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