Inaugurata oggi la mostra di Mario Vespasiani dal titolo "Mr.
Mario Vespasiani - Never surrender - Sir Winston Churchill" presso il Museo Churchill di Montemaggiore al Metauro (Pesaro-Urbino).
Curata da
Rosalba Rossi, la mostra unisce uno dei maggiori protagonisti
dei fatti del Novecento con uno dei maestri dell'arte
contemporanea italiana.
La mostra patrocinata dal Comune di Colli al Metauro si tiene
in occasione dei 150 anni dalla nascita dell'ex primo ministro
britannico e ad 80 anni esatti dal suo arrivo proprio nella
cittadina marchigiana dove sorge il suo museo: Churchill era
venuto a vedere i progressi delle truppe britanniche per lo
sfondamento della Linea Gotica. Nel Museo, l'unico dedicato a
Churchill in Italia, sono esposti lavori inediti che l'artista
ha realizzato nel 2024 su materiali e supporti differenti,
spaziando tra temi, stili e tecniche varie.
Le opere ritraggono l'unico uomo politico che ha occupato
posizioni di governo nel corso di entrambe le guerre mondiali
del secolo scorso; una personalità straordinaria per ingegno
fulmineo, ironia e cultura gli ha permesso di vincere il Premio
Nobel per la Letteratura nel 1953. Una personalità eclettica
ritratta nel suo insieme dallo sguardo visionario di Mario
Vespasiani.
Con una produzione letteraria di 51 libri (di cui 11 postumi)
raccolti in 80 volumi, accompagnati da centinaia di articoli
scritti come corrispondente di guerra in India, Sudan e
Sudafrica - Churchill, Churchill scrisse più di Charles Dickens
e William Shakespeare messi insieme. Dal fare indomito è stato
capace perfino di trasformare la sua pronuncia blesa e la lieve
balbuzie in uno strumento di efficace retorica, rendendosi ancor
più carismatico.
L'evento celebra il ritorno di Vespasiani nelle Marche dopo
la mostra "Eternals", presso il Museo del Gruppo delle Medaglie
d'Oro al Valor Militare di Roma, dove gli è stata conferita la
targa ufficiale del Movm per il suo alto valore umano e
artistico. La mostra ha come titolo una frase tratta da uno dei
più celebri discorsi di Churchill: oltre all'aspetto storico è
un invito a non arrendersi alle avversità e a testimoniare,
nonostante i possibili errori, il coraggio di operare per il
bene.
La mostra, aperta fino al 5 maggio, apre una serie di
appuntamenti che comprende una conferenza dello storico inglese
Bernard O'Connor, insieme alla scrittrice Nicoletta Maggi, sul
libro scritto a quattro mani sull'Operazione Etna, e il 24 e 25
agosto l'evento 'Era Ieri', che rievoca appunto la visita di
Churchill. in terra marchigiana.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA