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Truffe Superbonus, GdF sequestra 1,7 mln di crediti inesistenti

Truffe Superbonus, GdF sequestra 1,7 mln di crediti inesistenti

Coinvolti due amministratori, sette professionisti e tre società

FERMO, 04 febbraio 2025, 11:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Truffe da Superbonus, la Guardia di Finanza di Fermo sequestra 1,7 milioni di crediti fiscali inesistenti e ne blocca la cessione di altri 14 milioni.
    L'operazione, tra le province di Fermo, Macerata e Perugia, vede coinvolti due amministratori, sette professionisti e tre società. L'attività investigativa ha consentito di interrompere un'articolata frode nel settore dei Superbonus edilizi 110% ("Sismabonus" ed "Ecobonus"), posta in essere tramite emissione di fatture per operazioni inesistenti, predisposizione di false asseverazioni e apposizioni di visti di conformità da parte dei professionisti coinvolti. Le mirate indagini hanno accertato come una società "general contractor", operante nella provincia di Macerata, avesse stipulato diversi contratti di appalto per l'esecuzione di interventi edilizi agevolati dalla detrazione fiscale del Superbonus 110% su condomini della provincia di Fermo per oltre 16 milioni di euro e, attraverso fatture per operazioni inesistenti, avesse ottenuto agevolazioni dallo Stato per lavori di efficientamento energetico e sismico, in tutto o in parte mai realizzati, rappresentate dalla cessione dei relativi crediti fittizi, anche grazie alle false attestazioni di professionisti abilitati.
    Oltre agli amministratori della società general contractor, tra gli indagati vi sono infatti gli ingegneri, che si premuravano di presentare all'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) le necessarie asseverazioni, con informazioni false o attestazioni non veritiere sulla congruità delle spese e sulla realizzazione degli interventi agevolati. Indagati anche tre commercialisti, incaricati di apporre i visti di conformità in relazione ai crediti ceduti e di trasmettere telematicamente i modelli di cessione del credito all'Agenzia delle Entrate, nonché l'amministratore dei condomini oggetto dei suddetti interventi edilizi.
    La frode fiscale così realizzata ha generato comunicazioni per l'opzione di cessione di crediti inesistenti pari ad oltre 16 milioni di euro: una parte di questa è stata bloccata ab origine dall'Agenzia delle Entrate sulla base delle risultanze delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Fermo; l'altra ha originato crediti fiscali, alcuni dei quali già ceduti a soggetti terzi o già oggetto di compensazione per il pagamento di tributi dovuti, per i quali erano anche state inviate, in alcuni casi, insolite richieste di annullamento.
    In relazione alle evidenze raccolte, a seguito delle indagini dapprima coordinate dalla Procura della Repubblica di Fermo e successivamente trasferite al Tribunale di Macerata, competente per territorio, il gip del Tribunale maceratese ha emesso il provvedimento di sequestro preventivo ed impeditivo per oltre 1,7 milioni di euro di crediti inesistenti, parte dei quali ancora nella disponibilità del "general contractor" e parte ceduti a terze società.
   

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