Costruire un patto per lo
sviluppo che abbia al centro l'obiettivo di una occupazione di
qualità, legato a innovazione tecnologica e formazione. Lo
chiedono le segreterie di Fabriano (Ancona) di Cgil-Cisl-Uil e
federazione dei pensionati, durante la presentazione di un
documento congiunto da parte di Pierpaolo Pullini (Cgil),
Giovanni Giovanelli (Cisl), Mina Fortunati (Pensionati
Fabriano). Un documento che parte dall'analisi del contesto
cittadino, ricordando le ultime vertenze in atto che riguardano
Beko Europe, a rischio oltre 350 posti di lavoro, e del Gruppo
Fedrigoni con cassa integrazione per un anno.
L'auspicio riguarda "un incisivo e determinato impegno della
Regione Marche accompagnato da un disegno strategico nuovo che
impegni innanzitutto il Governo e coinvolga appieno il sistema
delle imprese". Per le organizzazioni sindacali occorre
integrare la tutela del manifatturiero e l'innovazione
tecnologica, la qualificazione del turismo e il potenziamento
delle filiere del terziario avanzato. Serve il completamento
delle infrastrutture "come la copertura della fibra, della Orte
Falconara; della Pedemontana nel tratto Fabriano-Sassoferrato
Cagli; Riqualificazione del plesso ospedaliero del Profili
danneggiato dal terremoto; Rafforzamento del trasporto pubblico
locale".
Ma anche strategie per il potenziamento della sanità
territoriale, i servizi distrettuali, l'integrazione socio
sanitaria e il potenziamento dei servizi per gli anziani.
"Rimangono forti criticità - hanno ribadito le parti sociali -
per le liste di attesa e per la mancanza dei medici di medicina
generale".
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