Un ex fabbricante di armi, che
nella sua carriera ha progettato e venduto due milioni e mezzo
di mine antiuomo, racconta senza reticenze le due vite che ha
vissuto: da fabbricante di strumenti bellici a operatore
umanitario. È la storia vera di Vito Alfieri Fontana che per
oltre vent'anni, alla guida dell'azienda di famiglia, ha
progettato e prodotto mine vendendole in diversi Paesi del
mondo. Poi, nei primi anni Novanta, il figlio gli chiede: "Ma
tu, papà, sei un assassino?", innescando - in parallelo con
l'avvio della Campagna internazionale per la messa al bando
delle mine antiuomo, guidata in Italia anche da Gino Strada -
una conversione personale che lo porta a cambiare vita,
chiudendo l'azienda di famiglia e con l'Ong Intersos inizia il
suo impegno di sminatore nei Balcani.
Gli autori del libro "Ero l'uomo della guerra - La mia vita
da fabbricante di armi a sminatore" (Editori Laterza), Vito
Alfieri Fontana e Antonio Sanfrancesco, saranno, il 20 febbraio,
al Ridotto delle Muse ad Ancona a partire dalle 17.30, per un
incontro con la cittadinanza guidato da Carlo Cefaloni,
giornalista di Città Nuova. L'appuntamento, organizzato dal
Forum delle Associazioni Familiari delle Marche in
collaborazione con l'IIS Vanvitelli - Stracca - Angelini con il
sostegno del l'Università della Pace e l'Anci-Marche, è
patrocinato dal Comune di Ancona. Gli autori saranno presenti in
città fin dalla mattina, quando incontreranno gli studenti che,
nell'ambito di un progetto, hanno letto il libro, guidati
nell'analisi e nell'approfondimento dai loro docenti.
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