E' una "proposta di buonsenso
quella per cui il candidato presidente si possa candidare anche
in lista". Il presidente della Regione Marche Francesco
Acquaroli apre alla proposta di legge regionale della capogruppo
M5s Marta Ruggeri che chiede di "abrogare la norma che proibisce
di candidarsi sia al Consiglio regionale che a presidente di
Regione". Una modifica che permetterebbe al candidato presidente
di un'eventuale coalizione terza arrivata, di eleggere a
consigliere il proprio candidato presidente; viene invece
attualmente garantita, tramite altre disposizioni della legge
elettorale che non verrebbero modificate, l'elezione a
consigliere del capo della seconda coalizione.
"Così era la legge regionale fino a qualche tempo fa -
ricorda Acquaroli a proposito della possibilità di 'doppia
candidatura' - poi era stata cambiata. Io non vedo il motivo per
cui una coalizione o un partito che esprime un candidato
presidente, non possa candidare quel candidato nelle liste.
Credo che sia una diminutio e credo che, nella logica della
democrazia, sia importante che si possa consentire a un
candidato presidente la possibilità di essere eletto, seppure in
una coalizione che in quel momento per percentuale, non può
ambire a vincere".
"Nel 2015 sono stato candidato presidente - ricorda il
presidente - da una coalizione formata da Lega e Fratelli
d'Italia che aveva raggiunto il 19% dei consensi, con tre
consiglieri eletti della Lega e uno di Fratelli d'Italia ma il
candidato presidente, capo della coalizione, non era stato
eletto. Credo che dare la possibilità al candidato presidente di
potersi candidare in lista per prendere preferenze non sia un
errore ma sia un ripristinare una possibilità". Dalla proposta
di modifica potrebbe conseguire una spaccatura nel
centrosinistra? "Non entro nella dinamica della coalizione di
centrosinistra ma solo nella valutazione della proposta di legge
che è stata avanzata ed è di buonsenso".
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