Deroghe alle normative, in caso di
stato d'emergenza anche per calamità naturali e nello
smaltimento detriti, che devono avere "limiti temporali, di
contenuto", tenere conto dei "principi di precauzione, tutela
della salute e dell'ambiente"; l'importanza di un'immediata
"collaborazione istituzionale"; il ricorso nel post emergenza ad
aziende iscritte all'albo dei gestori ambientali. Sono principi
a cui ha fatto riferimento il procuratore generale della
Repubblica di Ancona Roberto Rossi, nel corso del Convegno
formativo in corso alla Loggia dei Mercanti di Ancona sul tema
"La normativa ambientale di fronte alle emergenze climatiche".
All'evento, organizzato dalla Regione Marche e dalla Procura
Generale, partecipano tra gli altri, oltre al pg Rossi, il
presidente della Regione Francesco Acquaroli, il sindaco di
Ancona e vice presidente vicario di Anci nazionale Daniele
Silvetti, il presidente di Anci Marche e sindaco di Ascoli
Piceno Marco Fioravanti. Dopo l'apertura con i saluti
istituzionali nel convegno, moderato dal segretario generale
Mario Becchetti, le sessioni con esperti e il dibattito che
vuole fornire indicazioni utili a tecnici e amministratori,
nell'ambito della normativa ambientale per le emergenze
climatiche, per prevenzione, emergenza e post emergenza.
Rossi ha ricordato la propria esperienza di magistrato
inquirente ad Arezzo, in Toscana: indagando sulle cause di
esondazioni, ha ricordato, si scoprì che il responsabile era
l'effetto diga prodotto dall'intubazione di fossi che non aveva
permesso all'acqua di defluire correttamente; dopo quelle
risultanze i manufatti di quel tipo sui fossi si iniziarono a
demolire per evitare altre emergenze.
Tra i temi del Convegno la "Gestione emergenze climatiche:
inquadramento giuridico-normativo" con il procuratore Rossi;
"L'attività di Polizia Giudiziaria in fase pre e post
emergenziale", trattato dal già ufficiale di pg specializzato in
reati ambientali - Marco Mazzi; la "Fase gestionale
dell'emergenza: la gestione dei rifiuti prodotti dalla
esondazione di fiumi e torrenti" con la dirigente Settore
Tecnico Ente Locale, ingegnere Luisa Nigro; "La qualificazione
giuridica delle biomasse di origine vegetale: campionamento e
indagini analitiche" trattata dall'ingegnere forense, professor
Luigi Boeri.
Le Marche sono la prima regione ad essersi dotata di un piano
di adattamento ai cambiamenti climatici, il tema del convegno
odierno. "Siamo in una fase in cui - ha sottolineato a margine
il presidente Acquaroli - dobbiamo aiutare le amministrazioni
locali e i tecnici regionali a comprendere le possibili risposte
e come procedere per un'azione fondamentale di manutenzione
ordinaria e straordinaria. Tramite questo convegno e un'azione
costante stiamo cercando di mettere in campo un'azione consenta
una maggiore manutenzione per mitigare del rischio, che non sarà
mai rischio zero, ma molto importante per affrontare questo
periodo di cambiamento climatico". Il presidente ringrazia il pg
Rossi per "questa disponibilità che aiuta e sostiene gli enti
locali che molto spesso si trovano da soli ad affrontare
interpretazioni che non sono semplicissime".
Apprezzamento anche dal sindaco Silvetti per un'iniziativa
che può costituire una "bussola d'orientamento per le buone
pratiche e la correttezza delle nostre azioni"; il primo
cittadino ha citato l'iniziativa alla Mole con la Camera forense
ambientale, sottolineando la sensibilità del Comune ai temi
dell'ambiente che si intrecciano con la gestione di un porto che
arriva nel "cuore della città". Silvetti ha ricordato la
convenzione triennale con l'Arpam per monitorare la situazione
di inquinamento dell'aria, rimarcando l'importanza di un quadro
normativo chiaro per dare le "coordinate" per una buona azione
amministrativa che deve "coniugare lo sviluppo economico e la
qualità della vita".
Per Anci Marche, Fioravanti ha sottolineato l'importanza di
eventi come il convegno per "conoscere meglio la normativa di
riferimento e avere consapevolezza in fase d'emergenza, in cui
il tempo è fondamentale per salvare vite e mettere in sicurezza
il territorio". Contesto in cui è rilevante l'azione dei sindaci
al fine di "garantire la legalità e la sicurezza per le
persone". L'impegno dell'associazione dei comuni è "mettersi a
disposizione per replicare iniziative come queste perché
l'aspetto della formazione è determinante" sia per l'azione
nell'emergenza sia per una "rigorosa azione di prevenzione e
tutela" che non riguarda solo il finanziamento di interventi ma
anche la conoscenza e corretta applicazione delle complesse
normative che sovraintendono gli interventi".
Fioravanti ha sottolineato l'importanza di "stimolare la
collaborazione istituzionale", della necessità di "fare sistema,
di coesione" in un contesto in cui crescono i rischi di
emergenza ambientale.
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