Gemellaggio tra studenti italiani e
tedeschi, a Jesi (Ancona) per onorare la memoria dei 127
internati militari italiani fucilati il 23 aprile 1945 nel
campo di Treuenbrietzen in Brandeburgo. Nell'ottantesimo
anniversario dell'eccidio, il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e
l'assessore alla cultura e memoria storica Luca Brecciaroli
hanno accolto in Comune alunni e insegnanti dell'istituto
scolastico Gesamschule di Treuenbrietzen, ed i ragazzi che li
hanno ospitati, gli studenti del Liceo Classico Vittorio
Emanuele II di Jesi.
Tra i deportati, c'erano anche tre jesini: Nello Longhi,
Telemaco Schiavoni e Feriano Muzzi. Alla strage sopravvissero
quattro uomini, tra i quali lo jesino Vittorio Verdolini ed Edo
Magnalardo di Chiaravalle, città gemellata proprio con
Treuenbrietzen. Grazie all'impegno della famiglia
Verdolini-Collamati si sta riportando alla luce la vicenda,
dalla quale è nato anche il gemellaggio tra le due scuole.
"Fatti che, nell'anno in cui cade l'ottantesimo dalla
Liberazione d'Italia, così come dal tragico eccidio di
Treuenbrietzen, la nostra comunità intende ricordare, sempre con
lo spirito di costruire un domani migliore sulla scorta dei
tanti errori commessi in passato", fa sapere il Comune di Jesi.
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