La popolazione residente nella
provincia di Ancona, ad inizio 2025, è pari a 461.645 persone,
in maggioranza donne (52%), con un indice di vecchiaia che
mostra la presenza di 235 anziani ogni 100 giovani.
L'aspettativa di vita è di 82,6 anni per gli uomini e 86,5 anni
per le donne, superiori a quella nazionale. Sono alcuni dati
ricompresi nel "Profilo di Salute della popolazione" dell'Azenda
sanitaria territoriale Ast di Ancona, uno strumento strategico a
supporto della programmazione sanitaria aziendale, costituendo
una base per l'elaborazione del Piano Regionale della
Prevenzione, nonché per il monitoraggio e la valutazione delle
azioni già intraprese.
Il 71% delle persone tra 18 e 69 anni dichiara di sentirsi in
buona o ottima salute, lievemente inferiore alla media
nazionale. L'analisi del tasso standardizzato di mortalità per
tutte le cause (età inferiore a 75 anni), in entrambi i sessi, è
di circa 253 decessi ogni per 100mila abitanti. Le principali
cause di morte sono le malattie del sistema circolatorio, che
rappresentano il 30% delle morti nel 2022, seguite dai tumori
maligni (23%) e malattie respiratorie (7%).
A tal proposito, in ambito preventivo, buoni i livelli di
adesione ai programmi organizzati di screening oncologici (56%
per lo screening della cervice, 55,4% per lo screening della
mammella, 43,3% per il colon retto), superiori alla media
nazionale e regionale. Un capitolo è dedicato ai comportamenti a
rischio nella popolazione adulta che risultano ancora diffusi
(fumo alcol e vita sedentaria) per i quali l'Ast sta
contribuendo alla realizzazione delle azioni dei Programmi
Predefiniti e Liberi del Piano Regionale della Prevenzione (PRP)
2020-2025.
"I dati fotografati da questo aggiornamento ci consentono di
rispondere al meglio ai bisogni di salute della popolazione
sulla base dei cambiamenti demografici e sociali - commenta il
vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della
Regione Marche, Filippo Saltamartini - questi cambiamenti
modificano la domanda di cure e di assistenza da parte dei
cittadini, per questo organizzare la sanità guardando ai nuovi
bisogni di salute permette di mettere in campo interventi e
servizi sanitari più mirati ed efficaci".
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