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Bilancio consuntivo 2024 Viva Servizi, 38,2 milioni investiti

Bilancio consuntivo 2024 Viva Servizi, 38,2 milioni investiti

Approvato da Assemblea soci. Utile di 7,5 milioni (+1,7 milioni)

ANCONA, 30 aprile 2025, 17:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Investimenti per oltre 38,2 milioni di euro (+13,7%) al fine di realizzare importanti opere necessarie a soddisfare le esigenze dei territori gestiti, ricavi per 88,4 milioni, (78,3 milioni di euro nel 2023), utili per circa 7,5 milioni di euro (+1,7 milioni rispetto all'anno precedente) interamente reinvestiti. Sono alcuni numeri che emergono dal bilancio consuntivo di Viva Servizi Spa, società che gestisce il servizio idrico integrato in 43 comuni della provincia di Ancona. L'Assemblea dei soci ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo relativo allo scorso anno. L'avvocato Andrea Dotti è stato confermato alla Presidenza della società ed anche per il consiglio direttivo si è optato per una scelta di continuità.
    Oltre agli investimenti per le opere, ulteriori risorse sono destinate ad investimenti comuni necessari a migliorare le dotazioni strutturali aziendali che fanno innalzare a 98 euro di rapporto investimenti/abitante, rispetto agli 86 euro del 2023 e ai 72 euro stimati da Utilitalia quale media nazionale nel 2024.
    Tra gli aspetti più significativi, ricorda Viva Servizi, "il finanziamento Pnrr per 27,8 milioni di euro sull'importo totale di 37,8 milioni di euro per la digitalizzazione di 2.500 km della rete la cui realizzazione si concluderà entro il 31.12.2025". La distrettualizzazione consentirà di passare da una dispersione del 38% al 23%.
    I dati sono stati presentati ai soci dal direttore Generale Moreno Clementi.
    I principali indicatori evidenziano ricavi per 88,4 milioni, (78,3 milioni nel 2023), utili per circa 7,5 milioni di euro, interamente reinvestiti e resi possibili grazie al lavoro dei 374 dipendenti in forza all'azienda, +10 unità rispetto all'anno scorso.
    Quanto ai consumi, rispetto ad un calo costante nell'ultimo quinquennio, sono in aumento e si attestano a 26,8 milioni di metri cubi (25,6 nel 2023); comunque "gli utenti prestano sempre maggiore attenzione nel consumo dell'acqua e al connesso risparmio". Il "consumo di acqua erogato pro-capite raggiunge mediamente i 188 litri/abitante/giorno (+9 litri rispetto al 2023); se non venissero conteggiati i consumi delle ditte, ma solamente quelli domestici, la media sarebbe più bassa pari a 136 litri/ abitante/giorno (circa +6 litri rispetto al 2023)".
    Come conseguenza della crescita dei volumi distribuiti di acqua c'è un incremento nelle quantità gestite relative alla fognatura (+3%) e alla depurazione (+3,1%) rispetto alle quantità dell'esercizio 2023. La variazione nei consumi dei volumi "riflette una componente dell'attività che la società svolge nei territori". "Gli indici presentati - ha detto il presidente Andrea Dotti - confermano una valutazione molto positiva sullo stato di salute della società con investimenti crescenti e la capacità non solo di intercettare fondi e contributi nazionali ed europei per la realizzazione del progetto di digitalizzazione di buona parte della rete idrica che porterà all'abbattimento di un terzo della percentuale di dispersione, portandola a circa il 23%, mentre la media nazionale è al 39% ma di completare i lavori e raggiungere gli obiettivi".
    "Stiamo proseguendo con sempre maggiore incisività a veicolare la cultura del non spreco della preziosa risorsa tra i cittadini di tutte le età a partire dalle giovani generazioni" - ha sottolineato il direttore generale Moreno Clementi - Questo percorso punta ad un rapporto diretto e trasparente con il cittadino che, attraverso gli strumenti di comunicazione e i social network è costantemente informato e consapevole circa i progetti in corso, tra i quali quello di digitalizzazione della rete per la lotta alla dispersione idrica e l'impegno della società per investimenti pro capite ben oltre la media nazionale".
    "A questo aggiungo che - ha concluso il dg - abbiamo avviato un innovativo progetto di studio in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche, che indagherà la storia dell'acqua ad Ancona, le fonti di approvvigionamento idrico della città di Ancona e del territorio circostante quando l'acqua aveva un uso collettivo e la fruizione era un'occasione di socialità per la comunità prima che la capillarizzazione del servizio ne rendesse l'uso individuale".
   

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